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Immagine del redattoreLe Tre Ghinee

Tura Satana: cinema, pop e vendetta

Aggiornamento: 1 dic 2021

Dieci anni fa, il 4 febbraio 2011, ci lasciava Tura Satana, diva del B movie, danzatrice e campionessa di arti marziali, universalmente famosa per la sua interpretazione di Varla in Faster Pussycat! Kill! Kill!, classico film cult diretto da Russ Meyer.


Nonostante non abbia mai calcato le scene dell’Hollywood mainstream, ha creato un’icona che ancora oggi influenza la cultura pop - film, burlesque, fumetti, musica, cosplaying, ecc.- tanto che lo stesso Tarantino ha ammesso più volte di esserle debitore.


Figlia di un attore di film muti giapponese di e di una contorsionista statunitense di origini Cheyenne, scozzesi ed irlandesi, Tura nasce a Hokkaidō, in Giappone, nel 1935.

Trasferitasi negli stati Uniti, durante la seconda guerra mondiale viene internata, insieme ai genitori, in un campo di concentramento in California, e successivamente cresce nel Westside di Chicago, in quella che lei chiama "la sezione mafiosa della città".

La sua era l'unica famiglia asiatica del quartiere. Di conseguenza, subiva quotidianamente le molestie degli altri scolari che la costringevano a lottare continuamente per andare e tornare da scuola finchè, all’età di 9 anni, viene aggredita e stuprata da un branco di adolescenti, che la lasciano agonizzante in un vicolo credendola morta.

Non solo gli stupratori non vengono arrestati, ma la bambina viene addirittura colpevolizzata e mandata in riformatorio per adescamento.


Nel libro di Jimmy McDonough's, “Big Bosoms and Square Jaws: The Biography of Russ Meyer, King of the Sex Film”, Satana racconta di aver successivamente scoperto che il giudice era stato pagato per non incriminare i teppisti: “Tutti accusano te per essere stata stuprata, mai lo stupratore".

Reduce da questo tremendo episodio, Satana inizia a prendere lezioni di arti marziali con il padre nel tentativo di proteggersi. "Stavo studiando l'aikido, che è molto buono per le donne, perché non devono preoccuparsi di rovinarsi le mani", ha detto a un pubblico durante un'apparizione alla libreria Santa Monica Barnes & Noble il 27 giugno 2003. "Una combinazione di karate e aikido e judo. Si tratta fondamentalmente di usare il tuo avversario, e i suoi punti di forza e le sue debolezze".

Ma c'era anche un altro motivo per allenarsi: la vendetta. "Ho fatto voto a me stessa che un giorno, in qualche modo, mi sarei vendicata di tutti loro", scrisse una volta sui suoi stupratori. Imparate le arti marziali, Satana pareggia i conti con tutti i suoi aggressori: nel corso di diversi anni, ha rintracciato ognuno di loro e li ha presi a calci in culo ricordando loro chi lei fosse.

Parallelamente Tura forma una gang di ragazze votata alla protezione delle donne del quartiere: "Era una gang di ragazze che sapevano badare a se stesse, ma non andavamo in giro in cerca di guai", ha detto in un'intervista del 2008 a Zuri Zone. "Di solito cercavamo di prevenire i guai, soprattutto per le altre ragazze".


Dopo essersi sposata a 13 anni con un diciassettenne, divorzia e si trasferisce a Los Angeles dove, con un documento d'identità falso lavora come cantante blues, modella di nudo. A 15 anni inizia la sua carriera come ballerina di burlesque a Calumet City, Illinois, dove conosce Elvis, con cui ha una relazione.

Tura insegna ad Elvis le arti marziali, il ballo e il celeberrimo movimento pelvico. La loro relazione dura alcuni mesi finché Presley le chiede di sposarla ed ella in un primo momento accetta, ma poi rifiuta. Tura in seguito dichiarerà che Elvis la voleva e la amava ma non poteva averla realmente e così si sposò con Priscilla, la quale venne trasformata esteticamente nel corso della sua vita per assomigliare a Tura. L'unico ricordo che rimase di Elvis a Tura era l'anello che lui le fece tenere.

Parallelamente Tura ottiene piccole ma iconiche parti in film film Irma La Douce con Jack Lemmon e Shirley MacLaine e in programmi televisivi come The Man From U.N.C.L.E. (in un episodio che ha visto protagonista anche un giovanissimo Kurt Russell).


Poi ha l'opportunità di fare un provino per l'ultimo film del famigerato Russ Meyer. Satana ha quasi rifiuta il provino l'occasione, perché poco entusiasta della pessima reputazione di Meyer, ma il suo agente la convince a farlo.

Il regista rimane folgorato da Satana, e le offer il ruolo di Varla, la leader di una gang femminile di tre spogliarelliste che seminano il panico in California.


Satana ha detto: "Ci sono molte somiglianze tra me e Varla. Interpretare Varla era uno sfogo per un la rabbia che ho sentito crescendo. Era anche una dichiarazione alle donne di tutto il mondo che si può essere una persona che prende il comando ed essere ancora sexy. Ha anche mostrato alle donne di tutto il mondo che le donne non devono essere deboli, che non devono essere femmine che empatizzano. Loro inseguono solo quello che vogliono e di solito lo ottengono".

Satana è stata responsabile dell'aggiunta di elementi chiave allo stile visivo e all'energia della produzione, tra cui il suo costume, il trucco, l'uso delle arti marziali, i dialoghi e l'uso di pneumatici che girano nella scena della morte del protagonista maschile. A un certo punto l'addetto alla stazione di servizio stava guardando la sua straordinaria scollatura mentre confessava il desiderio di vedere l'America.

Varla rispose: "Non la troverai laggiù, Colombo". Meyer citò Satana come la ragione principale della fama duratura del film. "Io e lei abbiamo fatto il film", ha detto Meyer [1].

Uscito nell'estate del 1965, Fast Pussycat era i diverso da qualsiasi cosa che il cinema e la televisione avessero mai visto prima. La Varla di Satana e la sua gang erano sì delle cattive ragazze con le tette grosse, sì, ma erano anche delle cattive ragazze incredibilmente abili fisicamente e intimidatorie in un mondo in cui le tettone cinematografiche erano comunque rassicuranti.

Varla, anche se è un personaggio terrificante, è l'antitesi dell'immagine della brava ragazza nella cultura popolare degli ultimi anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta. Ancora oggi guardiamo Varla - un personaggio che Satana ha reso iconico - e vogliamo credere di essere capaci di quel tipo di feroce fiducia in noi stesse e di sensualità.

Inoltre Satana rompe lo stereotipo delle donne asiatiche "le orientali non dovevano essere tettone come me". Ma non è mai stata una che si attiene agli stereotipi orientali nelle sue performance - anche nel suo burlesque, mentre evocava fantasie da geisha per il pubblico, incorporava incredibili costumi teatrali e autentiche mosse di arti marziali. Come la temibile protagonista di Faster, Pussycat, ha sfondato lo stereotipo hollywoodiano delle donne asiatiche disponibili e sottomesse, schiacciando i ragazzi americani sotto i suoi stivali alti.

Il film si rivelò inaspettatamente un flop.

« fu poi riscoperto dalle femministe, ma io l'ho girato solo per fare un sacco di soldi, non pensavo di battere la grancassa. Credo che il pubblico non abbia realmente capito le sottili implicazioni lesbiche che si nascondevano nella trama» spiegò il regista. Il film però si rifece ampiamente negli anni successivi, diventando un film di culto, adorato dalle femministe e dagli amanti del genere exploitation.[2]


Dopo il film di Meyer, Tura Satana recitò nuovamente per la televisione, e in altre pellicole di genere exploitation, come The Doll Squad, che racconta le gesta di un’altra gang femminile e Astro Zombies.


La sua carriera subisce un brusco stop quando un suo ex boyfriend le sparò allo stomaco mandandola per mesi in ospedale.

In seguito tovò un impiego in un ospedale, posizione che mantenne per quattro anni. Aveva studiato da infermiera al Firmin Desloge Hospital. Fu poi impiegata per un breve periodo come centralinista per il dipartimento di polizia di Los Angeles. Nel 1981, si ruppe la schiena in un incidente d'auto trascorrendo i due anni successivi dentro e fuori dagli ospedali.


Nel 2002, è tornata a recitare, riprendendo il ruolo di Malvina Satana in Mark of the Astro Zombies (2002), il sequel di The Astro Zombies, e fino alla sua morte continua ad apparire in produzioni cinematografiche e televisive.


A dieci anni dalla sua morte Satana continua a far parlare di sé e ad influenzare la musica, il cinema, il fumetto e i registi più underground e visionari.

Noi vogliamo ricordarla anche e soprattutto come la donna supersexy che riuscì a prendere a calci in culo i suoi stupratori.



1. Furia Berti, Russ Meyer. Milano, Editrice il Castoro, 2007

2. Gary Morris, An interview with Russ Meyer. BritishLights Film Journal, n.16, aprile 1996.


Venusia Vega

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