L'azienda sanitaria lombarda ritira il questionario per i pazienti dopo le denunce di sessismo
Traduzione dell'Articolo di Angela Giuffrida pubblicato su The Guardian, 18 marzo 2021
Un'autorità sanitaria della regione Lombardia è finita sotto attacco dopo aver distribuito un questionario ai pazienti in convalescenza del Covid-19 che includeva domande sulla cucina e la gestione della casa rivolte esclusivamente alle donne.
Il questionario, emesso dall'autorità sanitaria ASST Rhodense di Milano e destinato a cogliere i sintomi persistenti del Coronavirus, è stato dato ai pazienti invitati a tornare in ospedale per i controlli.
Le domande miravano a valutare i livelli energetici delle persone, chiedendo loro come affrontassero i compiti quotidiani, come fare la spesa, usare il telefono, guidare o prendere i mezzi pubblici.
Ma tre delle domande, quelle sulla preparazione del cibo, la gestione della casa e sul fare il bucato erano contrassegnate con "solo per le donne".
Le autorità lombarde hanno detto che stavano indagando sulla questione dopo che Luca Paladini, un portavoce dei Sentinelli di Milano, un gruppo di attivisti che lotta contro ogni forma di discriminazione, ha pubblicato il questionario sulla sua pagina Facebook.
I commenti sotto il post hanno condannato il questionario come "sessista".
A Paladini, che ha avuto il Covid-19 qualche mese fa, è stato chiesto di compilare il modulo quando è andato all'ospedale di Bollate di Milano per un controllo.
Il questionario sembra essere una traduzione italiana della "Lawton instrumental activities of daily living scale", un metodo ideato negli Stati Uniti nel 1969 e utilizzato soprattutto tra gli anziani per valutare la loro capacità di svolgere autonomamente le attività quotidiane. Il questionario interroga anche la capacità delle persone di assumere farmaci da sole e di gestire il denaro. Tuttavia, nel formato originale americano non ci sono domande marcate esclusivamente per le donne.
"Come mai questo non era il caso di quello italiano? Sono l'unico ad averlo notato?", ha detto Paladini.
Con lo svolgersi della polemica, l'ASST Rhodense ha ritirato il questionario, dicendo che c'era stato un "errore di traduzione" e che "non c'era alcun intento discriminatorio". Il suo direttore generale, Ida Ramponi, ha detto: "Sono molto dispiaciuta per quello che è successo. Al momento stiamo rivedendo i moduli e allo stesso tempo abbiamo iniziato un'indagine interna per verificare come sia stato possibile fare un simile errore".
Traduz. di Venusia Vega
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