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  • Immagine del redattoreLe Tre Ghinee

Vaginal Davis e il Queercore

Aggiornamento: 17 mar 2021



Vaginal Davis è un'artista poliedrica, che è tuttavia più conosciuta per le sue performance di "terrorist drag" (definite così dall'accademico José Esteban Muñoz). Le performance di Davis sono vertiginose pugnalate satiriche all'ipocrisia benpensante WASP, critiche al vetriolo al privilegio bianco e al patriarcato con un'arguzia sfumata e un campo di gioco in stile game-show.

Nata intersex e cresciuta nei giorni inebrianti del punk della West Coast degli anni Settanta, la Davis ha preso il suo nome in omaggio all'attivista Angela Davis, istruendo la sprovveduta scena underground sul fronte dell’attivismo rivoluzionario.

La Davis, considerata la creatrice del movimento punk homocore e icona drag, è salita alla celebrità underground assumendo un'ampia gamma di personaggi e suonando con band d'arte come Black Fag, Cholita! The Female Menudo, le Afro Sisters, e Pedro Muriel e Ester (PME).

Queercore (o homocore) è un movimento culturale e sociale nato a metà degli anni '80 come propaggine della sottocultura punk. Si distingue per il suo malcontento nei confronti della società in generale, e nello specifico per la disapprovazione della società nei confronti della comunità LGBT. Queercore si esprime in stile autoprodotto attraverso riviste, musica, scrittura e film.

Come genere musicale, può essere distinto da testi che esplorano temi di pregiudizio e trattano questioni come l'identità sessuale, l'identità di genere e i diritti dell'individuo; più in generale, le band queercore offrono una critica della società endemica alla loro posizione al suo interno, a volte in modo spensierato, a volte serio.

Musicalmente, molte queercore band hanno avuto origine nella scena punk, ma anche la cultura musicale industriale è stata influente. I gruppi queercore comprendono molti generi come l'hardcore punk, l'electropunk, l'indie rock, il power pop, il No Wave, il noise, lo sperimentale, l'industrial e altri.

Vaginal Davis racconta come il movimento Queercore venisse snobbato tanto dal punk mainstream che dalla comunità LGBT :” Eravamo troppo frocie per i punk e troppo punk per i gay”.

Il suo short film The White to be Angry (1999), che è diventato un vero e proprio cult, mette in discussione le costruzioni e i desideri della cultura suprematista bianca che circolano in tutto lo spettro politico. Il video è un collage di vignette originali e footage di repertorio, con un plot narrativo che riguarda un giovane skinhead di Los Angeles tormentato dai suoi desideri segreti gay. Nella scena di apertura, sua madre mangia i Doritos mentre vomita diatribe razziste. Bandiere confederate e svastiche affollano i muri intorno a loro. Vediamo un giornale su un tavolo con il volto del dinamitardo di Oklahoma City Timothy McVeigh. Nelle scene successive, lo skinhead di Davis aggredisce un gay (ritratto come una civetta campagnola) che passa per strada- Alla fine adesca un altro skinhead in un leather bar e i due finiscono a guardare la TV, tesi in un omoerotismo a malapena controllato.


Nel 2019 ha tenuto la sua prima mostra di pittura a Berlino, città in cui vive dal 2006.



Venusia Vega

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